E’ una tecnica che consiste nella infiltrazione nel tessuto adiposo di specifica soluzione iniettabile in grado di determinare la lisi degli adipociti. L’infiltrazione del tessuto adiposo sottocutaneo deve obbligatoriamente avvenire secondo una tecnica ben precisa, utilizzando strumenti appositi (aghi da intralipoterapia) e deve essere eseguita esclusivamente da medici abilitati. Le sostanze utilizzate per l’intralipoterapia sono diverse e cambiano a seconda del problema clinico; inoltre esiste la possibilità dell’utilizzo dell’ATX-101 (Kybella) esclusivamente per il trattamento della regione sotto-mentoniera.
A cosa serve?
L’Intralipoterapia è una delle tecniche non chirurgiche più efficaci per il trattamento delle adiposità localizzate ed è consigliata a coloro che per qualunque motivo non intendano o non possano sottoporsi ad intervento chirurgico di lipoaspirazione che rimane comunque tuttora la metodica di elezione. In taluni casi invece può essere praticata dopo l’intervento chirurgico per perfezionarne i risultati o mantenerli.
Risulta quindi molto utile per il miglioramento delle cosiddette ‘maniglie dell’amore’, per la pancetta o grasso ‘a ciambella’ intorno all’addome, per la ‘culotte de cheval’, per l’adiposita’ localizzata nell’interno coscia, nelle ginocchia ed anche nel sottomento.
Non è indicata nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità, se non successivamente ad una dieta, in caso di permanenza di adiposità localizzate. Può invece essere abbinata a trattamenti specifici per la cellulite laddove questa si associ, come spesso accade, ad adiposità localizzata.
Uno dei risultati più apprezzati dai pazienti è che con tale trattamento risulta tonificata anche la cute sovrastante le adiposità trattate, per cui non c’è il temuto rischio di ‘flaccidità’.
Come si fa?
Il paziente, in piedi, viene marcato con matita dermografica, sulle sone da trattare. Si stende quindi sul lettino, pronto per il trattamento, e senza alcun bisogno di anestesia. L’infiltrazione viene fatta tramite appositi aghi specificamente studiati ed utilizzando pochi punto di accesso poiche’ la tecnica di infiltrazione della sostanza è a ‘ventaglio’.
Ci sono effetti collaterali?
l’intralipoterapia è ben tollerata e priva di effetti collaterali, se eseguita da medici esperti.
I pazienti subito dopo l’infiltrazione potrebbero avvertire una lieve sensazione di bruciore o formicolio che però scompare dopo pochi minuti. Nei 2-3 giorni successivi alla seduta si assiste alla formazione di un edema (gonfiore) che scompare in alcuni giorni; può essere associata ad indolenzimento dell’area trattata anch’esso di breve durata. Possono formarsi anche piccoli ematomi che regrediscono in pochi giorni.
Cosa fare dopo?
Se possibile è consigliato eseguire un linfodrenaggio ad una settimana dalla seduta ed eventualmente massaggi settimanali.
Per avere la garanzia di risultati migliori è opportuno seguire un regime alimentare controllato e svolgere attività fisica regolare.
Le sedute prescritte sono generalmente variabili da 2 a 6 con cadenza mensile.
Sedute settimanali di Carbossiterapia possono contribuire a migliorare e velocizzare i risultati della intralipoterapia.